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  • Mutazioni urbane

    Baudelaire diceva: l'uomo ama talmente l'uomo che, quando fugge dalla città, è ancora per cercare la folla, cioè per rifare la città in campagna. In definitiva cos'è il mondo, se non uno sviluppo insostenibile della sua forma di aggregazione economico-sociale più progredita, la città? E l'uomo, abitante ignaro della sua terra, è diventato un serie di sovrapposizioni di immagini che l'hanno portato ad essere qualcosa di evanescente, una mutazione urbana basata sul concetto dell'inesistenza interiore ed esteriore."